Start Up Innovative

Start up innovative Vantaggi e agevolazioni

Questi ultimi vent’anni sono stati attraversati da varie crisi finanziarie ed economiche, nonchè sanitarie e politiche, dimostrando la profonda interconnessione fra le varie parti del mondo e le diverse economie, con una forte spinta al cambiamento.

Einstein diceva : “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E‘ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.

Siamo in un mondo definito V.U.C.A. (Volatility – Uncertainty – Complexity – Ambiguity), nel senso che la natura e la dinamica dei cambiamenti è veloce, imprevedibile, non sempre comprensibile nelle cause ed effetti. Da qui la forte spinta alla digitalizzazione per una gestione aziendale “data driven”, nel senso che per prevedere e poi dominare i cambiamenti in atto in senso competitivo, c’è bisogno di disporre di dati per un’analisi degli stessi efficace e tempestiva.

Questo significa che i vecchi schemi sono “saltati”, l’azienda deve sempre essere flessibile nel cambio della strategia e del proprio business model e di conseguenza della propria struttura.

In questo scenario di “thinking out of the box” stanno nascendo molte start up innovative con una normativa che le sta sostenendo a livello europeo e nazionale, grazie ad un insieme di agevolazioni tese a renderne più attraente e meno rischioso l’investimento nel capitale delle stesse società.

Di seguito una sintesi della natura della start up innovativa e delle agevolazioni disponibili non solo per il promotore dell’iniziativa ma anche per chi investe solo capitale di rischio nell’iniziativa.

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La start up innovativa (qui definita SUI) è un tipo di società disciplinata per la prima volta nel 2011, con Decreto legge 13/05/2011, n. 70.

Questo tipo di società richiede un oggetto sociale innovativo ad alto contenuto tecnologico, con iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative. Tale iscrizione permette a questo tipo di società di godere di particolari agevolazioni e benefici, per una durata di non più di 5 anni dalla sua costituzione.

I requisiti per ottenere e mantenere l’iscrizione di start up innovativa sono:

  1. Avere sede dei propri affari e interessi in Italia o in uno degli stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purchè abbiano una sede produttiva o filiale in Italia;

  2. Avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico);

  3. Non aver distribuito utili e, in caso di nuova costituzione, non può distribuirli per 4 anni;

  4. A partire dal secondo anno non avere un valore della produzione superiore a 5 milioni di euro;

  5. Non nascere da operazioni straordinarie di scissione o fusione, né derivare da una cessione di azienda o ramo d’azienda;

  6. Altri requisiti alternativi (almeno 1 dei seguenti requisiti addizionali):

6.1 Le spese di ricerca e sviluppo siano uguali o superiori al 15% del maggiore fra i costi e il valore della produzione (da definirsi in sede costitutiva sulla base di un bilancio previsionale, da confermare, per il mantenimento dei requisiti, con il bilancio a consuntivo);

6.2 Impiego come dipendenti o collaboratori di qualsiasi natura, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’Università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero o per una percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;

6.3 Possesso di almeno una privativa industriale (es. brevetti) relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale o a dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore. Tali privative devono essere direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività dell’impresa.

Vi sono dei vantaggi in sede costitutiva (es. l’esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria e del diritto annuale della Camera di Commercio), ma quelli più interessanti sono relativi alla fase successiva della vita della Start up innovativa:

  1. Incentivi alle assunzioni: per questo tipo di società è estesa la possibilità di assumere a tempo determinato. I contratti possono avere durata tra i 6 e i 36 mesi, con una possibile estensione di altri 12 mesi. Oltre tale termine è necessario assumere a tempo indeterminato per continuare il rapporto lavorativo.

  2. Facoltà di estendere di 12 mesi il periodo di “rinvio a nuovo” delle perdite: dalla copertura entro la chiusura dell’esercizio successivo (art. 2446 c.c.), alla copertura entro il secondo esercizio successivo e nei casi di riduzione al di sotto del minimo legale (art. 2447 c.c.), di differire la decisione di ricapitalizzazione entro la chiusura dell’esercizio successivo;

  1. INCENTIVI finanziari e fiscali per il TEAM della start up innovativa (SUI):

    1. Previsto dall’art. 27 commi 1 a 3 DL 179/2012 con riferimento al reddito da lavoro derivante dall’assegnazione di strumenti finanziari o di ogni altro diritto o incentivo, da parte delle start up ai propri amministratori, dipendenti o collaboratori continuativi, prevendendo a favore di tali figure la detassazione dal reddito imponibile sia a fini fiscali che contributivi, a condizione che tali quote/strumenti finanziari non siano riacquistati dalla start up innovativa;

3.2 Previsto dal comma 4 il meccanismo del WORK FOR EQUITY (WFE) con riferimento ai professionisti e amministratori (lavoro autonomo) e in generale ai consulenti esterni della start up che, in assenza del vincolo di subordinazione, prestano a favore della stessa opere e servizi. Tali soggetti possono beneficiare dell’esenzione fiscale per l’acquisto di quote/strumenti finanziari o crediti maturati per le loro prestazioni. Nessuna limitazione alla successiva cessione dei titoli, anche alla stessa start up, quindi non c’è decadenza nelle agevolazioni. Il professionista dovrà comunque emettere regolare fattura con IVA (il momento dell’emissione è quello della compensazione e quindi dell’acquisto delle quote).

La plusvalenza da cessione quote sarà però soggetta a tassazione ordinaria!

  • Deve essere previsto nello statuto della società la possibilità di adottare politiche di work for equity e, specificamente la possibilità di emettere strumenti finanziari a fronte di opere e servizi. Per quanto attiene la modalità di assegnazione la società potrà adottare un REGOLAMENTO che ne disciplini i termini e le modalità di assegnazione: va previsto nel dettaglio il tipo di opere e servizi che il collaboratore, professionista renda all’interno della società, la valorizzazione degli apporti, gli obiettivi di performance da raggiungere e le conseguenze in caso di mancata fornitura dell’opera e/o del servizio.

  • Da un punto di vista pratico il WFE può essere attuato da una SUI attraverso un aumento di capitale sociale mediante conferimenti o a pagamento; prerequisito per l’aumento del capitale è che le quote/azioni precedentemente emesse siano state liberate. NON è invece necessario che la SUI NON sia in perdita.

  • Se l’aumento di capitale assegna quote a fronte di future opere e servizi art. 2464 cc. (quindi non già realizzate con compensazione di un credito già maturato), devono essere prestate polizza assicurativa o fidejussoria (salvo la sostituzione della polizza con una cauzione), con perizia di stima da parte revisore per il conferimento.

  1. INCENTIVI FINANZIARI:

4.1 Incentivi al crowd funding ovvero la facoltà di offrire al pubblico quote di partecipazione in start up innovative costituite in forma di SRL, consentendo di facilitare l’accesso al capitale;

4.2 Accesso diretto al Fondo di garanzia PMI quale garanzia pubblica gestita dal MISE, che fornisce garanzia per le operazioni finanziarie (mutui – leasing e altro), con garanzia fino al 80% (salvo eccezioni introdotte durante il periodo della pandemia Covid19);

4.3 Programmi di finanziamento pubblico agevolato “Smart&Start Italia” gestito da Invitalia per progetti imprenditoriali con “significativo contenuto tecnologico e innovativo”. Finanziamento a tasso agevolato (tasso 0) con rientro a 10 anni, senza garanzie, per 80% del valore della spesa ammissibile. Importo del finanziamento tra € 100.000 e € 1.500.000.

  1. INCENTIVI FISCALI per gli investitori:

    1. Per l’investimento in start up innovative già costituite (non oggetto di agevolazione l’investimento in sede di costituzione societaria), sempre preceduto da una richiesta on line al MISE, tramite l’invio di modulo allegato A in piattaforma dedicata https://padigitale.invitalia.it:

  • Per le persone fisiche: Fino a 100.000 € è riconosciuta una detrazione d’imposta ai fini IRPEF pari al 50% dell’investimento (DM 28/12/20 quale decreto attuativo del DL 34 del 19/05/2020 con efficacia dal 1/1/2021, salvo la retroattività al 1/2020 con istanza entro 30/4/2021 di cui art. 5 c. 7), nel rispetto del “de minimis” calcolato a livello start up; oltre tale limite la detrazione sarà del 30% con un limite di 1 ml. d’investimento per la persona fisica investitore (DM 7/5/2019 quale decreto attuativo del DL 179 del 18/10/2012 );

  • Per le persone giuridiche: deduzione dal reddito del 30% dell’importo dell’investimento fino a 1,8 ml. per investitore (DM 7/5/2019). Vale sempre il limite dei 15 milioni d’investimento a livello di start up innovativa.

  • Per entrambe le tipologie l’investimento va mantenuto per almeno 3 anni.

    1. Detassazione delle plusvalenze da cessione di partecipazioni in start up innovative o reinvestimento di plusvalenza da cessione (non SUI) in partecipazioni in start up innovative (D.L. 73 del 25/05/2021 art 14).

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Se siete arrivati fino alla fine della lettura avrete sicuramente la curiosità di saperne di più, sia che siate il fondatore di una start up innovativa sia che siate un investitore, per poter cogliere tutte le opportunità disponibili per lo sviluppo di un’idea vincente e/o per un investimento in business innovativi ora meno rischiosi del passato.

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